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La chiesa di Ganghereto fu costruita assieme al resto del paese nella prima metà del 1300 per la popolazione del distrutto castello di Ganghereto. La chiesa rimase in funzione fino al 30 gennaio 1790, quando – con decreto vescovile – fu «stabilito che devono sussistere per cura d’anima le Parrocchie: 1. S. Maria Arcipretura; 2. S. Bartolomeo al Pozzo; 3. S. Maria in Pernina e dovevano essere soppresse: 1. S. Biagio ai Mori; 2. S. Niccolò al Terraio; 3. S. Niccolò a Ganghereto». Nei primi anni dell’Ottocento divenne sede della compagnia del SS. Sacramento. Fra il 1931 e il  1933 fu ristrutturata, in stile neo-gotico, per iniziativa dei «Confratelli della Ven. Compagnia» (vi fu l’inaugurazione durante la Quaresima).

La chiesa conserva poco del suo stato originario, che era stato descritto molto dettagliatamente nella visita Apostolica del 1583, nella cui relazione, a proposito della nicchia sopra l’altare maggiore dove attualmente si trovano le statue, si trova scritto: «Sopra l’altare maggiore si conserva il Santissimo Corpo di Cristo in una nicchia fatta di mattoni e costruita sulla parete in faccia allo stesso altare; e, sopra a questa stessa nicchia, c’è l’immagine della gloriosa Vergine Maria, celata dietro un drappo di seta; […] Nel frattempo, visitando gli altari, ha visto che l’altare maggiore è di pietra ed è stato sempre ritenuto consacrato, come indica anche un sigillo e un “sepulcrum” (pietra contenente reliquie) che vi si trova in mezzo; sebbene (l’altare) sia per il resto edificato abbastanza decentemente, egli ha ordinato tuttavia che si debbano restaurate tutte le pitture». Dalla visita pastorale del 1583, scopriamo quindi che risultavano presenti soltanto delle pitture, da restaurare.

La lunetta che oggi si trova all’ingresso della chiesa, racchiude una terracotta invetriata della fine del XIX inizio del XX secolo raffigurante la Madonna con Bambino e angeli in stile robbiano. La chiesa, ad unica navata, ha il soffitto a capriate decorato in stile neo gotico molto simile a quello presente nella vicina chiesa di San Bartolomeo al Pozzo.  L’interno è illuminato da quattro finestre con vetrate decorate raffiguranti figure di santi datate 1932. Sulla parete di destra è affrescata un Ultima Cena eseguita nel 1936 da Giovanni Bassan.

Per saperne di più:

vedi I restauri del 1931

Bibliografia:

  1. Bigi, Arte sacra nella diocesi aretina (1920 – 1934), Arezzo, Regia Accademia Petrarca Editrice, 1934
  2. Fabbri,Statuti e Riforme del Comune di Terranuova (1487 – 1675). Una comunità del contado fiorentino attraverso le sue istituzioni, Firenze, L. S. Olschki Editore, 1989
  3. Francioni, La Madonna del Presepe nella Pieve di Terranuova e Agnolo di Polo, Terranuova Bracciolini, 1997
  4. A.V.A., Visita Apostolica 1583, Vol. 6 Tomo 1(3), cc. 274 – 275.
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